Con il termine Escarton si intende denominare un territorio alpino che in origine era composto da quattro zone montane che attualmente sono a cavallo tra i confini italiani e francesi: Queyras, Alta Val Chisone, Alta Val Susa e Brianzonese. Escarton deriva dal francese ecarter, che significa ripartire in quarti le imposte. Tutto nasce infatti da una legge sulle tasse imposta sul questo territorio allora francese. Il 29 maggio del 1343, a Beauvoir en Royans, il Delfino Umberto II firmò
insieme a 18 rappresentanti delle valli alpine, la Carta delle Libertà. In questo modo il Delfino riconosceva alle diverse comunità montane il diritto di governarsi e accordava a tutti il titolo di Franco Borghese. Con il tempo questo territorio, a cui si aggiunse anche l'Alta Val Varaita, assunse la definizione popolare di "Repubblica degli Escarton". Nel 1349, dopo soli sei anni dalla promulgazione della Carta, lo stesso Delfino Umberto II, pressato dai debiti, cedette gli Escarton al Re di Francia per 20.000 fiorini a patto che rispettasse i diritti già concessi nel
1343. Solo nel 1713, con il trattato di Utrecht, si pose fine a questa piccola nazione di montagna, con il passaggio delle valli Susa, Varaita e Chisone all'Italia. Gli "Escarton" costituiscono quindi la prova che le Alpi non hanno mai avuto una funzione di barriera tra le diverse popolazioni, ma anzi hanno generato un'unità ambientale e culturale dove tradizioni diverse si sono fuse insieme.
«Gli “Escarton” sono stati per me e anche per tutta la troupe che vi ha lavorato, l’esempio più evidente di come le Alpi non hanno mai avuto funzione di barriera tra le diverse popolazioni, ma anzi hanno generato un’unità ambientale e culturale dove tradizioni diverse si sono fuse insieme» (V. Castagneto, Dichiarazione inedita, 2007).