Ricerca ed elaborazione testi: Filippo Taricco; mix audio: Matteo Sanna; assistente alla regia: Cristina Sardo; organizzazione: Michele Neirotti; collaborazione alla produzione: Comune di Rivalta, Provincia di Torino, Regione Piemonte, General Smontaggi S.p.A., Studio Associato ETC.
Rivalta di Torino è un paese di ventimila abitanti come tanti altri, ma dagli anni Sessanta sul suo territorio si combatte una lotta contro l’inquinamento olfattivo. La presenza di due fabbriche, la Oma e la Chimica, che si occupavano di smaltimento di olii e solventi, avvenuto senza adeguati controlli e senza alcuna sensibilità ambientale, ha provocato negli anni fastidi e proteste. Le battaglie comunque non sono state sufficienti, perché a chiudere le fabbriche nel 2000 è stato il Fisco, per pagamenti insoluti di ICI al Comune. L’attore Beppe Rosso, attingendo ai grandi classici della letteratura (Il profumo di Suskind e Le città invisibili di Calvino), costruisce un percorso di suggestioni olfattive che arricchiscono l’efficace ricerca cinematografica di Pastore.
«La “piccola” ma emblematica storia di due aziende chimiche gemelle, nate quando la coscienza ecologica e le regole sull’impatto ambientale erano ancora poco più di un sogno e (quasi) tutto era possibile, in termini di inquinamento selvaggio finalizzato allo “sviluppo” produttivo. Oggi, dopo anni di battaglie ecologiste, è finalmente arrivata la dismissione delle attività inquinanti e si fanno i conti dei costi (a carico della collettività) e dei profitti (a favore di coloro che hanno sfruttato la deregulation), con le consuete difficoltà nel far quadrare il cerchio, fra difesa del territorio e della salute, tra rispetto delle regole e difesa dell’occupazione, contando i costi industriali dello smaltimento (necessario) dei rifiuti pericolosi» (L. Pastore, Catalogo Cinemambiente 2007, Torino 2007).