«Che cosa buffa: i ghiacciai regrediscono e mostrano nella maggior parte dei casi delle sorprese inaspettate. Spesso macabre (restituzione di corpi), a volte in apparenza romantiche. Un minuscolo laghetto si forma a metà del ghiacciaio del Rocciamelone. Bello, blu. Poi comincia a crescere, a diventare sempre più grande, ad avere i suoi mini iceberg, si teme che questi “tempanos” sbarrino il ruscelletto che scende verso Novalesa provocando danni incalcolabili. E poi scava. Scava verso il territorio francese, e in quel caso sarebbero dolori. Allora si procede ad una riunione “ad alto livello” non solo per la quota (circa 3.200 metri), ma anche per le competenze dei partecipanti: viceprefetto, sindaci, dirigenti dell’EDF. Tra l’altro uno di questi, pur se esperto, rischia di cadere nel lago avvicinandosi troppo» (G. Squarzino, Dichiarazione inedita, 19.11.2007).