Regia Ugo Nespolo
Interpreti Edoardo Sanguineti
Produzione Museo Nazionale del Cinema
Note Testi scritti e detti da Edoardo Sanguineti; collaborazione alla produzione: Regione Piemonte, Film Commission Torino Piemonte, Enel, Fiat, Ativa.
Sinossi
Il Museo Nazionale del Cinema presentato da un artista e da un poeta torinesi, Ugo Nespolo e Edoardo Sanguineti.
Dichiarazioni
«Mettere un poeta in gioco non è davvero facile specie se il poeta con cui giocare si chiama Edoardo Sanguineti. [...] Sanguineti lo conosco da sempre. Io ragazzo alle quasi prime armi con pennelli e colori già stravedevo per il suo romanzo Capriccio Italiano - si era nel 1963 - che portava sulla sovracoperta scritto in bella evidenza “...inatteso romanzo di E.S. il personaggio più straordinario della giovane letteratura italiana”. In quel libro molta parte aveva il pittore Enrico Baj che poco dopo sarebbe divenuto mia grande ed illuminante guida nei tortuosi meandri del labirinto dell'arte. Sanguineti, Baj ed io eravamo già pronti per avventure artistico-letterarie di là da venire. Le avventure sarebbero state pubbliche performances di letture poetiche e gesti pittorici, conferenze dai risvolti per niente accademici, a cavallo tra l'azione Fluxus e lo straniamento patafisico. [...] Sanguineti non è soltanto acrobata della parola, funambolo del libero verso egli è bensì un uomo che non teme di passare attraverso i linguaggi ed i generi, l'esatto contrario dell'intellettuale al risparmio che misura ogni gesto perché non saprebbe poi come controllarlo. Per questo egli può essere Satrapo nel Collegio di Patafisica o cattedratico supercolto, grande cinefilo o politico impegnato senza disdegnare per questo il Festival di Sanremo al pari di una qualsiasi polverosa Aula Magna di una qualsiasi Università Nazionale o estera. Ecco perché un artista può amare un tale poeta, specie se l'artista ancora culla il perduto sogno dell'interdisciplinarietà, cioè quell'armonico luogo intellettuale in cui le discipline vanno o andrebbero a braccetto e - magari - si conoscono e si frequentano. [...] Forse come summa di atteggiamento estroverso, eclettico e fedele ai dettami delle avanguardie storiche Sanguineti si è lasciato trascinare (senza fatica peraltro) nell'avventura cinematografica realizzata nel 2002 per il Museo Pompidou di Parigi. Per celebrare la nascita del Cinema a Torino (culla del Cinema Italiano) ho realizzato Film-a-To lavoro cinematografico per il quale Sanguineti ha scritto i testi da artista-cinefilo e per il quale si è prestato senza complessi al ruolo d'interprete non privo di qualche ambizione divesca. L'effetto è unico, un attore consumato e raffinato, un poeta che racconta sibillinamente i preziosi incastri di versi messi in atto dalla sua variegata penna. Ora stiamo lavorando ad un nuovo film il cui titolo sarà Superglance, lo sguardo è rivolto stavolta al Museo del Cinema di Torino. Ecco un'altra magnifica occasione per frequentare l'intelligenza, la capacità di non stare nel coro, il desiderio di dire forte che la cultura non è soltanto il luogo del già visto e del già detto oppure della compra-vendita. A costo di essere fraintesi» (U. Nespolo, “La Stampa”, 7.3.2007)
Scheda a cura di Franco Prono
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