Regia Fulvio Paganin
Soggetto Alberto Fusco
Sceneggiatura Alberto Fusco
Musica originale Andrea Braghin
Montaggio Neno Crivello, Fulvio Paganin
Scenografia Angela Mantello
Interpreti Fabrizio Boccato, Angela Brusa, Gualtiero Burzi, Cristina Cellini, Tom Corradini, Clara Droetto, Margherita Fumero, Mario Marchetti, Alessandro Paloschi, Elena Presti, Antonio Sarasso, Laura Sartoris, Luigi Scribani, Adelmo Togliani
Produzione Dreams Production
Note Film realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.
Locations: Torino (esterni: piazza Carignano, via Roma, corso Svizzera, corso Unione Sovietica, corso Salvemini; interni: Facoltà di Economia e Commercio, Palazzo Nuovo delle Facoltà Umanistiche, Sede del CNA, un appartamento privato).
Primo premio come Miglior lungometraggio all’Alternative Film Festival 2002; Premio come Migliore Opera prima, Migliore Cast, Migliore Attrice Protagonista al Premio Europeo Massimo Troisi 2002.
Sinossi
Samuele, Nicola, Walter e Magda, quattro amici nell'Italia di oggi, con entusiasmo e qualche sacrificio provano ad avviare un sito internet di servizi e informazioni per l'università. Tra new economy ed e-commerce, tra esitazioni ed imprevisti, i giovani scoprono che i sogni possono intrecciarsi saldamente con la realtà.
Dichiarazioni
«Credo che la commedia sia una straordinaria fucina di emozioni e abbia l’assoluto privilegio di poter stare mezzo passo indietro ad un pensiero; di lasciarlo intuire al pubblico e anzi, sorniona, di lasciare a quest’ultimo l’impressione di avere captato ciò che è solo mezzo tratteggiato. Ed è intorno alla semplicità dell’emozione che è nato questo progetto. Abbiamo voluto che fossero i sentimenti dei personaggi ad essere protagonisti. L’obiettivo è la semplicità: quella del film, della sceneggiatura, dei suoi personaggi e della normalità che essi rappresentano. Abbiamo scelto una storia di giovani. La storia di un gruppo e della ricerca di una sua collocazione nella società, sottolineando come in un microcosmo ben assortito possano confluire molteplici risorse e prerogative individuali. Tempo perso è il film che parla della nostra generazione. La generazione che, nonostante tutto, riesce ancora a sognare qualcosa in cui credere. E non potevo non avvicinarmi al soggetto senza una filosofia di ripresa e racconto che non tenesse in considerazione quanto televisione e fiction siano presenti nella nostra vita. Credo che la regia debba fare un passo indietro: discretamente cogliere i personaggi e lasciare spazio alla “multimedialità” della storia, dei caratteri, della ripresa, del montaggio e della musica. E di nuovo lavorare su questi fattori, facendoli emergere, uno alla volta, a protagonisti. Ma, al di là di tutte le considerazioni, un quadro, un libro, un film deve parlare da sé» (F. Paganin, Dichiarazione originale, 2009).
|