Un anziano signore porta alla redazione di un giornale il cruciverba che ha risolto. Al posto della casa editrice vi è però la voragine di un cantiere edile. Il giornale non esiste più da molti anni. A nulla servono le spiegazioni di un giovane: il vecchio non vuole farsene una ragione. Ha passato tutta la vita per risolvere quelle parole crociate, a far combaciare le parole in verticale con quelle in orizzontale e  vuole avere il premio che era promesso a chi risolveva il cruciverba. È stato molto difficile trovare le parole “guerra”, “intolleranza”, “democrazia”. Ha passato giorni e notti su quel cruciverba, ma alla fine lo ha risolto! Il giovane non sembra credere alle sue orecchie ed è sempre più impaziente e intollerante. Rinfaccia al vecchio di essere stato cieco e insensibile ai grandi eventi e ai cataclismi del secolo, alle rivoluzioni, alle tragedie e alle conquiste. Ma lentamente è proprio il vecchio a rivelare come egli abbia vissuto e capito meglio la vita proprio risolvendo il suo quiz, e non prendendo le cose come delle vuote  “parole d’ordine” senza viverne il senso profondo.