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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Cinema muto



La congiura di San Marco
Italia, 2006, 35mm, B/N


Regia
Domenico Gaido

Soggetto
Domenico Gaido

Sceneggiatura
Domenico Gaido

Fotografia
Carlo Pedrini, Giuseppe Paolo Vitrotti

Scenografia
Domenico Gaido

Costumi
Domenico Gaido

Interpreti
Amleto Novelli (Rolando Candiano), Bianca Stagno-Bellincioni (Zanze), Bianca Maria Hübner (Saita), Celio Bucchi (Scalabrino), Emilio Vardannes (l’inquisitore Stefano Donato), Arnaldo Arnaldi (Sorba), Ria Bruna (Lenora), Armand Pouget (il doge Foscari), Augusto Poggioli (Marco Bragadin), Roberto Feliciano (il gondoliere Fedrigo), Teresa Pasquali (la badessa), Federico Fissore (Momi), Giacomo Bualò (Paròn Zuane), Rosetta Solari (Curnea)



Produzione
Pasquali e C., Torino

Note

Il film è diviso in quattro episodi. Primo episodio: Il ruggito del leone (visto censura n. 20.085 del 30.11.1924; 2.053 metri); secondo episodio: Venezia rossa (visto censura n. 20.086 del 30.11.1924; 2.080 metri); terzo episodio: Tra le spire dei serpenti (visto censura n. 20.087 del 30.11.1924; 1.984 metri); quarto episodio: Il trionfo di Venezia (visto censura n. 20.088 del 30.11.1924; 1.386 metri). 

 Il film è il sequel de Il ponte dei sospiri anche se al posto di Albertini e Garaveo (indisponibili al momento della produzione) come interpreti vennero scelti Amleto Novelli e Celio Bucchi.

Adattamento musicale: Maestro Estill di Firenze.





Sinossi

Rolando Candiano è il nuovo Doge di Venezia, sposato con l’amata Leonora Dandolo. Egli è uomo onesto e corretto, vuole difendere la Repubblica e cerca di capire le esigenze del popolo. Nonostante ciò, Candiano è vittima di alcuni abili sobillatori (seguaci dell’ex Doge) che riescono a sollevare il popolo contro di lui. Ma Candiano e la sua consorte non sono soli perché dalla loro parte ci sono i fedelissimi Scalabrino (nobile divenuto capo di una banda di acrobati, fedele amico di scorribande di Candiano) e Zanze (una popolana) che lo aiutano in molte peripezie fino al lieto fine che vedrà Candiano acclamato dal popolo ed il matrimonio di Scalabrino e Zanze.






«Questo film [...] ha conseguito in tutte le principali città d’Italia [...] il massimo successo. E tale successo è dipeso dalla trama interessantissima del soggetto, dalla valentia degli interpreti e dalla insolita grandiosità della messa in scena. [....] “La congiura di San Marco” [...] è appunto la continuazione de “Il ponte dei sospiri” [...] è un lavoro italiano, eseguito dalla “Pasquali Film”, e messo in scena dal pittore comm. Domenico Gaido, il cui nome legato a importanti capolavori dell’arte muta, ci dispensa dal dilungarci in lodi [...]. Ma una delle maggiori attrattive del film è certamente l’interpretazione di Amleto Novelli, la cui immatura morte, suscita ancor oggi il più accorato compianto. [....] “La congiura di San Marco” si può considerare il canto del cigno del grande attore. Attorno a lui si muove un numeroso complesso di ottimi e noti artisti: Ria Bruna, bellissima, dignitosa e passionale, nelle vesti della Dogaressa Leonora; Bianca Stagno Bellincioni, una Zanze soave di grazia popolana e malinconia; Bianca Maria Hubner, una Saita ardente di passione come le donne di Siria; Rosetta Solari, nella caratteristica figura della fattucchiera Cumea; Augusto Poggioli, un galante, fiero ed ardito Marco Bragadin; Arnaldo Arnaldi, nella parte del buffone Sorba [...]. Ma se i nomi che abbiamo citato, offrono la migliore garanzia di un’ottima interpretazione, lo sfondo su cui si muovono attori e personaggi, offre le più belle e le più suggestive visioni della Venezia dogale, che rivive attraverso una fotografia impeccabile» (“Al Cinemà”, a. V, n. 37, 12.9.1926).

«Dappertutto una grande armonia, la fotografia è chiara e curata, i costumi perfetti; in conclusione un film che tutti devono correre a ammirare e che all’estero non verrà troppo criticato... almeno lo speriamo» (M. Vanna, “L’Eco del Cinema”, a. III, n. 24, novembre 1925).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 





Persone / Istituzioni
Giuseppe Paolo Vitrotti
Amleto Novelli
Emilio Vardannes
Armand Pouget
Domenico Gaido


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