Premi: Bronze Award a Houston International Film Festival.
«[…] nel 1989: Fantasmi di luce (video), l’orwelliana descrizione di un mondo prossimo venturo in cui i prati e i fiori si vedranno solo più sul teleschermo. Tutt’attorno alla torre, dove abita l’ultimo uomo, è un grigio e triste deserto senza tempo. Immancabile la sorpresa finale del doppio finale. È un piccolo folgorante capolavoro a cartoni dove il sentimento d’angoscia è compensato e risarcito dalla bellezza del film stesso. L’opera d’arte come consolazione dell’esistenza» (C. Scarrone, “SegnoCinema” n. 66, marzo-aprile 1994).