«Una donna fugge inseguita, spaventata. Senza cercare, trova. Forse proprio quello da cui tenta di fuggire. Stanze, luoghi, oggetti, volti, nomi, una lettera d’addio» (M. Abram, www.torinofilmfest.org).
«È uno sguardo, pericoloso. Ma quel che si crede di aver vissuto non può essere ritrovato. Si può solo registrare il deserto che è rimasto» (M. Abram, www. www.torinofilmfest.org).