«Born again in San Salvario propone uno sguardo su una realtà torinese caratterizzata dalla massiccia presenza di immigrati e dal conseguente disorientante sincretismo socio-culturale. Di fatto le realtà a cui si fa riferimento nel documentario sono almeno due: la prima è lo sfondo, San Salvario-quartiere migrante, e la seconda è un'esperienza di culto particolare, che si svolge all'interno del Tempio valdese sito in Corso Vittorio Emanuele II 23. Circa 450/500 nigeriani di religione pentecostale evangelica, con sporadici camerunensi, ghanesi e italiani, celebrano ogni domenica un'interminabile cerimonia di quasi cinque ore, che manifesta un'incredibile partecipazione e volontá di "esserci"» (Scheda dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, 2008).