fotografo di scena: Alessandro Mattiolo, Paolo Bodojra; suono in presa diretta; assistente al set: Andrea Solimani; effetti visivi: Zebra Srl.; backstage: Andrea Zamburlin.
Prima interpretazione cinematografica di Giada Nacucchi.
Al risveglio, Jason scopre di essere in una stanza spoglia, dalle pareti bianche, in cui avverte un’atmosfera irreale. Spaventato, disorientato, non sa nulla di sé né perché si trova lì, non ricorda nulla del proprio passato. Morgana, figura eterea vestita di bianco simile a una fata ma anche a una strega, si offre di aiutarlo: pur essendo cieca, è dotata di una percezione che va al di là dei cinque sensi “canonici”. La giovane conduce Jason attraverso una serie di esperienze emotive che lo trascineranno verso una decisione terribile, che non è in grado di prendere. Sta accadendo tutto realmente o è frutto della sua immaginazione?
«La rivelazione di Morgana giunge come una terribile sentenza: la mente è la più grande libertà dell'uomo ma al tempo stesso una prigione dalla quale [Jason] non riuscirà mai a fuggire. I sensi di colpa diventano presto insopportabili e Jason si dimostrerà incapace di accettarli fino in fondo. Questo lo condurrà alla scelta finale che lascerà Morgana senza parole...». (M. Chicco,
www.meibi.it, 2009).