Il documentario è andato in onda su Raitre il 29 novembre 1998 (h. 18,00).
Collaborazione alla regia: Gabriele Vacis, Paolo Taggi.
«Immaginiamo una città sfavillante di luci multicolori. Immaginiamo che di notte vie e piazze siano rischiarate da fantasiose luminarie progettate da artisti. No, non è la città ideale teorizzata dall’umanista inglese Tommaso Moro. È Torino per Natale, Torino dal 21 novembre 1998 al 10 gennaio 1999, quando in più di 20 chilometri stradali della città si accenderanno le luminarie realizzate da 14 artisti. “Luci d'artista a Torino” è stato denominato infatti l'inconsueto evento, realizzato dalla Città di Torino in collaborazione con la Regione Piemonte e con il decisivo contributo di numerosi sponsor. […] Anche la Rai partecipa all'iniziativa. Venerdì 20 dalle 18 alle 20 Radio Due seguirà in diretta le prove generali dell'evento nella trasmissione Caterpillar; domenica 29 alle 18,30 RaiTre manderà in onda la produzione originale Torino, una città si accende per gli Eventi Speciali. E RaiSat ha ripreso il percorso artistico dell’iniziativa per ritrasmetterlo come “servizio d’arte”» (G. Curto, “La Stampa”, 20.11.1998).
«Dopo il successo di domenica pomeriggio su Raitre con il programma Torino, una città s’accende - che ha fatto conoscere in tutta Italia l’iniziativa natalizia del Comune - ieri le “Luci d'Artista” hanno affrontato la prova-sondaggio. E sono state promosse a metà: buona l’idea, criticabile invece la scelta di privilegiare il centro, dimenticando le periferie. […] Nella mezza giornata più televisiva della settimana, domenica pomeriggio, mentre Rai e Mediaset combattevano sulle loro reti di punta con i programmi di massimo ascolto, su Raitre andava in onda Torino, una città s’accende. E conquistava uno share di tutto rispetto: il 2,6 per cento con 482 mila spettatori. Un record, visto il carattere anomalo del programma, una raffinata fantasia di suoni, luci e interviste agli autori: sul piccolo schermo il filmato prodotto da Rai 3, in collaborazione con il Torino Film Festival e il Comune, ha avuto una resa spettacolare inaspettata. Merito del “contenuto” firmato da quattordici celebri artisti, ma anche dei filmaker torinesi Piero Balla, Daniele Gaglianone, Enrico Verra, Giuseppe Selva e Alberto Signetto, con la partecipazione alla regia di Gabriele Vacis e Paolo Taggi» (M.T. Martinengo, “La Stampa”, 1.12.1998).