«Fabbrica-morte: ad ispirare la mia opera è stato un binomio che va facendosi sempre più tristemente d’attualità. Le notizie legate ai decessi sul lavoro invadono ogni giorno gli interstizi di giornali e telegiornali, componendo un sottile filo rosso a cui sembriamo essere ormai assuefatti. In questi casi la mano dell’indifferenza rischia troppo spesso di bendarci gli occhi per dissolversi solo nei casi più eclatanti che assurgono immediatamente a simboli. La vicenda che narro, quella di Piero operaio miracolato può essere quella di migliaia di lavoratori in migliaia di città, persone che ogni giorno rischiano la vita» (M. Doddis, Dichiarazione inedita).