«Queste interviste sono storie di vita, da cui emergono personaggi ognuno con le proprie caratteristiche, ma tutti impegnati in una grossa impresa: inventare il mestiere di partigiano. Impresa difficile e pericolosa in cui si è tutti dilettanti e pochi sono i maestri, ma in cui sbagliare può voler dire rimetterci la pelle. […] Così riviviamo mille esperienze. Quelle del capitano Cosa, che si muove da padrone nelle valli che conosce fin da ragazzo, quelle del siciliano Scimé, che invece deve imparare a conoscere percorrendole in salita e in discesa quelle valli Pesio, Ellero e Corsaglia, e altre ancora, e quelle dello studente Fulcheri, che si trova a dover affrontare i problemi della ricostruzione del tessuto democratico della sua Mondovì» (P. Gobetti, in “Il Nuovo Spettatore” n. 14, 1992).