Coproduttore: Eurofilm.
Documentario realizzato e con il sostegno di Piemonte Doc Film Fund - Fondo regionale per il documentario, Film Commission Torino Piemonte, Regione Piemonte.
Sheikh arriva dal Gambia in Italia nel 1989, a ventitrè anni. Nel 1990 giunge a Torino. Operaio metalmeccanico per 12 anni, poi in mobilità, successivamente in un call center, ed ora impiegato. Vive con Sara, psicologa milanese, hanno due figli, Momodoù e Iboù, di 4 e 2 anni. Nel 2004, dopo 15 anni di permanenza sul territorio italiano, gli viene concessa la cittadinanza italiana. I preparativi per la partenza di tutta la famiglia per il Gambia sono il prologo di un film che inizia con l'arrivo a Banjul, la capitale, e quindi a Serekundà, la cittadina dove è nato Sheikh. Ad attendere Sheikh c'è tutta la sua famiglia, padre e madre, sorelle e fratelli, nipoti, parenti e amici. E così, accompagnando Sheikh nel suo ritorno a casa, conosciamo la società dalla quale proviene e comprendiamo quanto sia diversa dalla nostra.
«Gli incontri e i dialoghi di Sheikh ci danno la possibilità di affrontare temi diversi e di verificare quanto egli sia cambiato dopo vent’anni di permanenza in Italia. Il diverso significato di “famiglia”, ad esempio, in una società la cui povertà impone di rimanere uniti per aiutarsi. La “casa” in Africa è uno spazio pubblico, aperto a tutti. Come prima Sheikh non poteva capire chi vive da single in Europa, ora sente la necessità di uno spazio “privato” che nella casa africana non esiste. Seguendo Sheikh nel suo viaggio abbiamo conoscenza diretta della distanza “culturale” che egli ha dovuto coprire per giungere ad un esito positivo di integrazione» (Roberto Magnini, Dichiarazione originale).