«Il corto tratta di un argomento spiacevole, la morte. O del dopo-morte. Il tono è quello dello humour nero, con venature surreali e grottesche. Tre mosconi da bar si confrontano direttamente con la condanna eterna al nulla. Questo non sembra cambiare di una virgola le loro abitudini quotidiane o la loro percezione della realtà. Diverse sono le scelte espressive sia dal punto di vista delle riprese che del montaggio. L'uso della camera digitale HDV, della fotocamera digitale e della cinepresa Super8 permettono un'alternanza non solo tra le tre tipologie di immagine, ma anche tra bianco/nero e colore. La linearità nel racconto è spezzata da flashback e veloci flashforward. Questo consente l'impiego di differenti tipologie di montaggio: dal tradizionale al connotativo, dal ritmico iper-veloce al piano sequenza, fino alla pixillation fotografica » (L. Lionello, Dichiarazione inedita).