«Ho sempre cercato di misurare le mie scarse prestazioni sportive, soprattutto natatorie. Ero ossessionato dall’idea di riuscire a percorrere cento vasche in un’ora. Quando si nuota per un certo lasso di tempo, molti pensieri affollano la mente. Le idee diventano ossessive e circolari e tendono verso Dio, la morte e l’assoluto. Tradussi queste idee in una storiella» (P. Balla, Dichiarazione inedita).