Metraggio: 2275 metri.
Assistente operatore: Giuseppe Berta; operatore riprese in Amazzonia: Felice Vité con la collaborazione di Don Alberto Maria De Agostini.
Prima proiezione riservata alla stampa presso il teatro Valdocco di Torinoil 21 settembre 1936; il giorno dopo, serata di gala al Teatro Vittorio Emanuele di Torino.
«Che l’opera compiuta dai missionari salesiani in tutte le parti del mondo sia qualcosa di unico nella sua grandiosità e complessità sono forse in molti a saperlo, almeno confusamente; ma da questo a farsene un’idea un poco precisa ci corre molto, moltissimo: e per rendersene conto basta assistere alla proiezione del film Conquistatori d’anime che è stato elaborato apposta, come il suo titolo dice, per celebrare e illustrare le glorie e i meriti, in gran parte oscuri e ignorati, di questi numerosi disciplinati, ardenti soldati delle parole di Cristo. Il film è stato messo in scena unendo brani di documentari autentici girati nelle più diverse parti del mondo e nelle epoche e occasioni più varie, con altri pezzi invece intesi a ricostruire scene ed episodi tra i più salienti della grande vicenda che si trattava di illustrare» (Vice, “Gazzetta del Popolo”, 23.9.1936).
«Conquistatori di anime è un film torinese girato nel 1936 che quasi nessuno ha visto. La sua paternità torinese è indicata con certezza anche dalla casa di produzione, la Torino Film, che peraltro si specializzò negli anni Trenta in film a bassissimo costo che non avranno praticamente successo, per poi chiudere i battenti. Segnaliamo questo film perché ha almeno due motivi di interesse. Uno è il soggetto: si tratta di un reportage sulle attività dei missionari (forse salesiani, ma non è sicuro) in giro per il mondo. Non è certo il solo film realizzato sull'argomento ma sarebbe curioso recuperarlo perché potrebbe essere un documento capace di evocare suggestioni e anche di fornire informazioni. Il secondo è chi lo ha firmato, una coppia formata da Renzo Chiosso e da Felice Minotti. Dei due il più famoso è certamente il secondo. Nato a Milano nel 1987, si trasferisce giovanissimo a Torino dove morirà nel 1963. Negli anni Dieci e Venti è uno dei più affermati attori di rivista, e in questa veste comincia a lavorare nel cinema in epoca muta. La passione per la nuova arte lo accompagnerà tutta la vita, visto che si contano in più di cento le volte in cui il suo nome appare sui titoli di testa assieme ad attori quali Anna Magnani, Amedeo Nazzari» (S. Della Casa, “La Stampa–TorinoSette”, 5.12.2008).
«Il cinema teatro Valdocco, sito nel grande complesso intorno alla chiesa di Maria Ausiliatrice, […] nella sua lunga e gloriosa storia ha anche ospitato una prima nazionale il 21 settembre 1936. Il film si intitola Conquistatori di anime, porta la firma di Renzo Chiosso e di Felice Minotti ed è un documentario che racconta le imprese in tutto il mondo dei missionari salesiani. Dopo quella visione ci fu, il giorno successivo, una serata di gala al teatro Vittorio Emanuele di Torino e successivamente il film fu distribuito soprattutto nelle sale parrocchiali in Italia e anche all'estero. […] Non abbiamo notizie su Renzo Chiosso mentre Felice Minotti è un attore con molti ruoli tra i quali il Pietro Micca e, nel secondo dopoguerra, L'onorevole Angelina. Nel film interpreta anche una parte insieme ad Alberto Collo, divo del muto torinese che ha continuato a lungo a lavorare nel cinema. Dal cinema muto viene anche il direttore della fotografia Giovanni Vitrotti, uno dei grandi nomi di quella lontana ed esaltante stagione della storia del cinema» (S. Della Casa, “La Stampa–TorinoSette”, 25.12.2009).