Altri titoli: The Age of Fire
Regista Mauro Calvone
Soggetto Mauro Calvone
Sceneggiatura Mauro Calvone
Fotografia Alessandro Pavoni
Operatore Timothy Heys Cerchio
Musica originale Giovanni Lodigiani
Suono Mirko Guerra
Montaggio Stefano Scarafia
Costumi Elena Valente
Trucco Simona Zerbi
Aiuto regia Simone Muscolino
Scenografia Giorgio Barullo
Direttore di produzione Roberto Zamboni
Interpreti Renato Carpentieri (tecnico), Massimo Poggio (giovane), Daniela Fazzolari (ragazza)
Produzione Mauro Calvone per Hoplà, Mark & Thing, Lumiq Studios, Whirlpool Europe
Distribuzione Vitagraph
Note Story editor: Anna Gasco; fotografo di scena: Gianfranco Mura; suono in presa diretta; video assist: Cristina Grosso; capo pittore: Rosa Ungolo; decoratore: Giancarlo Francucci; 3d animation: Davide Pirotti.
Realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.
Premi: Vincitore del 7° Future Film Festival, Bologna, 2005; Menzione speciale Skylab –Visioni Italiane, Bologna, 2004; Premio Miglior Montaggio al 2° Novara Cine Festival, 2005; Premio del pubblico al 20° Interfilm, Berlino, 2004; Premio Panorama Italiano 5° Sonar Film Festival, Firenze, 2005; Menzione Speciale Panorama Italiano 56° Mostra Internazionale Montecatini, 2005.
Sinossi
Un futuro non troppo lontano. La casa è completamente gestita da un sistema informatico centralizzato: tutto comandato dal computer. Tutto il sistema, naturalmente, è connesso in rete e può facilmente essere gestito via internet o via telefono. Tutto è connesso a tutto, e tutto è comandabile attraverso tutto il resto. Ma in un sistema così profondamente interconnesso, quale conseguenza potrebbe provocare il gesto di uno solo di questi elementi?
Dichiarazioni
«Nei loro occhi la promessa di non svelare a nessuno il segreto dell’altro: la sconfitta del giovane si riflette negli occhi del vecchio, e viceversa. L’anziano tecnico è battuto dalla tecnologia che non si può permettere di aspettare i più lenti, così come il giovane è battuto dall’impossibilità di rinunciare a un sistema complicatissimo e imperfetto, accecato dall’illusione che non se ne possa fare a meno» (M. Calvone, Catalogo del 22° Torino Film Festival, 2004).
Scheda a cura di Luisa Izzo
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