Regista Cristiana Monti
Soggetto Gabriella Bordin, Mariella Fabbris, Cristina Monti, Rosanna Rabezzana, Elena Ruzza
Sceneggiatura Gabriella Bordin, Mariella Fabbris, Cristina Monti, Rosanna Rabezzana, Elena Ruzza
Fotografia Paolo Rapalino
Musica originale Fabio Coggiola
Suono Fabio Coggiola, Massimo Console
Montaggio Cristiana Monti, Marco Duretti
Produzione Gabriella Bordin per Associazione AlmaTerra, Eufemia Ribichini per SPI-CGIL Torino
Note Sottotitolo: Come un sasso gettato in uno stagno.
Testimonianze di: Bianca Secondo, Caterina Costa Giacometti, Michelina Marietta, Ornella Terracini, Bianca Guidetti Serra, Alberta Aluffi, Rosina Adriano, Ornella, Mariangela, Cecilia, Maria Rosa, Wanda, Carmen, Rina, Pia, Luciana, Ida, Carla, Lidia.
Documentario realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e Regione Piemonte (Piemonte Doc Film Fund - Fondo regionale per il documentario).
Locations: Torino, Pinerolo, Lanzo (TO).
Sinossi
Il documentario ripercorre il ruolo assunto dalle donne nella società italiana, dalla Resistenza alle battaglie per l'affermazione della parità e dei diritti, attraverso le storie e le testimonianze di alcune delle sessanta donne che hanno partecipato al progetto teatrale Non mi arrendo, non mi arrendo!
Dichiarazioni
«Obiettivo del documentario è stato quello di tirare le fila del lavoro svolto con il progetto teatrale, raccontare le tappe e i diversi significati di questo incredibile viaggio e, parallelamente, approfondire momenti particolarmente significativi della vita di alcune delle donne che vi hanno preso parte. […] L'intero percorso, dai primi laboratori alle numerose repliche, svoltesi a Torino e nella provincia, è stato filmato nel corso degli anni in video. Il documentario, attraverso continui rimandi e scambi tra la messa in scena e la vita reale delle donne coinvolte, cerca di restituire la complessità e l'importanza delle loro esperienze. Analogamente a quanto realizzato per la messa in scena teatrale, sono state condotte ricerche su archivi filmici e fotografici, alcuni inediti appartenenti alle stesse protagoniste, per mettere in luce documenti quanto più possibile originali che restituiscano la centralità del ruolo svolto dalle donne in questi 60 anni di lotte per i diritti e per rafforzare l’idea, che emerge forte dalle loro testimonianze, di una partecipazione femminile alla Resistenza superiore a quella trasmessa dalla storia ufficiale» (C. Monti, “Cine Festival”, 23.3.2010).
Scheda a cura di Attilio Palmieri
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