Torino città del cinema
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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Produzioni Tv



Elisa di Rivombrosa
Italia, 2003, super 16 mm, 1300', Colore


Regia
Cinzia Th Torrini

Soggetto
Maria Carmela Cicinnati, Peter Exacoustos, Piero Bodrato, da “Pamela” di Samuel Richardson

Sceneggiatura
Piero Bodrato, Fabrizio Cestaro, Daniela Bortignoni, Marco Alessi, Giuditta Rinaldi, Antonio Lauro, Barbara Rossi Prudente

Fotografia
Alessandro Pesci

Musica originale
Savio Riccardi

Suono
Alberto Amato

Montaggio
Carla Merli

Effetti speciali
Giuseppe Squillaci

Scenografia
Marisa Rizzato

Costumi
Claudio Cordaro

Trucco
Bruno Tarallo

Aiuto regia
Alessandro Trapani, Federica Ciciarelli

Interpreti
Vittoria Puccini (Elisa Scalzi), Alessandro Preziosi (Fabrizio Ristori), Antonella Fattori (Anna Ristori), Jane Alexander (Lucrezia Van Necker), Kaspar Capparoni (Giulio Drago), Pierluigi Coppola (Angelo Buondio), Luca Ward (Ottavio Ranieri), Cesare Bocci (Antonio Ceppi), Francesca Rettondini (Clelia), Antonino Iuorio (Alvise Radicati di Magliano), Antonio Salines (Jean Luc Beauville), Giovanna Rei (Betta Maffei di Barbero), Eleonora Mazzoni (Margherita Maffei di Barbero), Enrico Beruschi (Lelio Sorbelloni), Vittorio Viviani (Lodovico Maffei Barbero)

Casting
Mirta Guarnaschelli

Direttore di produzione
Marisa Rizzato

Ispettore di produzione
Carlo Vacca

Produttore esecutivo
Raffaello Monteverde

Produzione
Guido e Maurizio De Angelis per T.P.I., Victory Media Group

Note
Regia della seconda unità: Marzio Casa; story  editor: Piero Bodrato; story editor RTI: Cesare Biarese; direttore della fotografia seconda unità: Roberto Cimatti; suono seconda unità: Roberto Alberghini; montaggio del suono: Alberto Amato; montaggio degli effetti sonori: David Quadroli; assistenti scenografi: Alessandra Bonanni, Cinzia Milani; aiuto regista seconda unità: Cosma Quaglia; assistenti alla regia: Federica Ciciarelli, Alessandro Coccia, Alessandro Trapani, Paolo Guglielmotti, Francesco Perri; altri interpreti: Valentina Beotti (Lucia Ceppi), Marzia Ubaldi (Amelia), Sabrina Sirchia (Bianca Buondio), Simona Mastroianni (Giannina), Ralph Palka (capitano Terrazzani), Danilo Maria Valli (Gasparo), Pietro Sermonti (Beppo), Linda Batista (Isabella), Regina Bianchi (Agnese Ristori), Philippe Le Roy (il re), Marina Giordana (Artemisia Scalzi), Luis Molteni (don Tognino), Carlotta Previati (Emilia Radicati di Magliano), Giovanna Rei (Betta Maffei di Barbero), Francesca Rettondini (Clelia Bussani), Giovanni Rizzuti (Titta), Pamela Saino (Orsolina), Antonio Salines (Jean Luc Beauville), Paola Sebastiani (Checca), Riccardo Simone Sicardi (Martino), Danilo Maria Valli (Gasparo); stunt: Alessandro Borgese, Massimiliano Catasta, Gabriele Ragusa; supervisore della post-produzione: Rosario Ranieri; location manager: Stefano Benappi; organizzatore: Carlo Vacca; segretario di produzione: Federico Mazzola; co-produttore: Gianfranco Pierantoni; produttore RTI: Cristina Pittalis.
 
Realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte; girato in gran parte nel Castello di Agliè e negli Studi di Telecittà a San Giusto Canavese (TO)
Il serial in 13 puntate (26 parti di 50’ l’una) è stata trasmessa da Canale 5 a partire dal 17.12.2003.
 
Premio “Afrodite” 2003; Premio “Sorelle Gramatica” 2004 a C.Th.Torrini e V. Puccini; Telegatto 2004 come Miglior trasmissione dell’anno, Telegatto 2004 ad Alessandro Preziosi e Vittoria Puccini come Migliori Personaggi Maschile e Femminile; Premio “Cineturismo” 2004 ad Ischia; Premio “Pithecusa” 2004; Premio “La Chioma di Berenice” 2005.




Sinossi
La bella e coraggiosa Elisa Scalzi, dama di compagnia della contessa Agnese Ristori (madre di Fabrizio Ristori), dopo molte traversie, intrighi di ogni tipo, beffe del destino e disavventure varie, viene acclamata dagli abitanti del villaggio situato nei pressi del castello di Rivombrosa e abbraccia trionfante l’amato Fabrizio dinanzi alla folla festante, finalmente certa delle nozze che più volte sono rinviate a causa di intrighi e congiure di corte. Sono stati sconfitti l’aspirante governatore duca Ranieri, la perfida marchesa Lucrezia Van Necker e i loro complici che congiuravano per destituire il re.




Dichiarazioni
«Qui [in Piemonte] si lavora molto bene. C’è una tradizione forte di cinema, ci sono capacità e competenza. E poi c’è la Film Commission, la mente creativa che è stata capace di mettere insieme enti locali di diversi schieramenti attorno al un progetto forte e di sviluppo. Un modello che ora anche altre regioni sono intenzionate a seguire» (C. Th Torrini, “la Repubblica”, 20.6.2004).

«Convenzioni sociali, modi, abiti e tempi sono diversi, ma mi piace pensare che nei rapporti sentimentali si provavano le stesse emozioni di oggi. I batticuori di oggi sono quelli di ieri. E nel film ne troveremo tanti perché i personaggi vivono grandi passioni, dolori, tradimenti e intrighi. Questo lavoro [...] è un’impresa faraonica che si accetta probabilmente solo una volta nella vita. La scommessa è che gli spettatori si affezionino ai personaggi perché le storie non si ripetono. L’impianto è quello del kolossal, specie per i costumi e le scenografie e la qualità complessiva, altissima. L’unica cosa industriale è stato il tempo di ripresa: una media di cinque minuti e mezzo al giorno, un miracolo se si pensa che per allacciare un solo corsetto ci vogliono cinque minuti buoni. La serie è un lungo film, il contrario di una soap opera. A me interessano soprattutto le psicologie dei personaggi. Con una durata così lunga ho potuto approfondirli e farli evolvere» (C. Th. Torrini, “Sorrisi e Canzoni Tv”, 10.12.2003).

«Quando mi hanno scelta ho pensato subito alla grande opportunità che questo ruolo da protagonista rappresentava per me: l’occasione di fare un lavoro di alta qualità e anche una grande scuola. In questa serie c’è di tutto: scene comiche, drammatiche, sentimentali e avventurose. Che cosa può chiedere di meglio un’attrice giovane? Elisa è un’eroina moderna, emancipata. Una giovane che grazie a un carattere forte riesce a combattere le difficoltà e gli ostacoli che la circondano. Ha la forza di superare convenzioni sociali per inseguire ideali superiori» (V. Puccini, Ibidem).





«Slegata da ogni accadimento storico ben preciso, l'ambienta­zione risulta funzionale alla vicenda poiché la riveste degli elementi di indeterminatezza che consentono di etichettare Elisa di Rivombro­sa come "uno di quei grandi amori del passato" […] si tratta di una vicenda senza tempo e senza luogo, di una storia improponibile oggi perché non scindibile dalla sua cornice temporale, dall'ambientazione, dal costume e che assu­me una sua compiutezza solo se collocata in un passato, non databi­le ma capace di rievocare memorie di amori romantici. […] Ambientata in un lontano passato, disancorata da avveni­menti storici precisi, la fiction si presenta come una storia dalle coordinate spazio-temporali indeterminate, non attivando memo­rie e ricordi personali né tra i giovani né tra gli adulti. […] Elisa di Rivombrosa […] ha messo in scena un passato evasivo, rassicurante e ricco di fascino […] la vicenda è stata associata a Cenerentola, ai tormenti de I promessi sposi, ai racconti fia­beschi come la storia de La principessa Sissi, tutte storie in costume riguardanti grandi amori, ma che in realtà hanno ben poco a che fare con Elisa e Fabrizio» (B. Cappellini, in M. Buonanno, a cura, Lontano nel tempo. La fiction italiana. L’Italia nella fiction. Anno sedicesimo, Eri, Roma, 2005).
 
«Siamo molto soddisfatti per come stanno andando le cose. Certo per noi è una pubblicità insperata quella della fiction televisiva, con cui non possiamo competere. Perché la storia di Elisa, moderna Cenerentola che fa innamorare un aristocratico, fa sognare molto più del Duca di Agliè. […] Questo conferma il bisogno di sognare che c’è oggi nelle persone. Pensi che alcuni, giunti qui, credono di trovarsi a Rivombrosa, non ad Agliè» (D. Biancolini, “la Repubblica”, 15.2.2004).
 
«C’è voluto un po’ perché i fan di Elisa scoprissero che “Il Castello di Rivombrosa”, dove si svolgono le loro avventure, è in realtà quello di Agliè, a 40 km da Torino. Ma da quando si è sparsa la notizia, l’ex residenza dei rami cadetti dei Savoia è passata da 5 mila visitatori del primo semestre 2003 ai 32 mila della prima metà del 2004. Agliè, paese di 2572 abitanti, è diventato meta di pullman e tour organizzati. E il pellegrinaggio è continuato quest’estate: 58 mila turisti. […] “La verità è che Elisa di Rivombrosa ha già creato un indotto significativo ad Agliè: un miliardo e mezzo di vecchie lire solo per la prima serie tv”, conclude Giorgio Fossati, direttore della Film Commission Torino Piemonte, che in quattro anni ha attirato in regione 111 produzioni cinematografiche e televisive. “Una produzione al lavoro significa catering, alloggi, autisti, impiego di comparse e maestranze locali. A volte un boom turistico”» (A. Barina, “Il Venerdì di Repubblica”, 12.11.2004).
 
«La sfida produttiva [...] esaurisce solo nella durata e nel genere la sua volontà di rompere con i canoni tradizionali di una confezione televisiva usa e getta perché, da un punto di vista prettamente estetico, quella che ci siamo trovati di fronte, è un'operazione assolutamente fallimentare. Lontana dai lidi espressivi che altrove hanno prodotto opere altrettanto lunghe, ma decisamente più importanti (pensiamo al Berlin Alexanderplatz di Fassbinder o all'Heimat di Edgar Reitz, ma anche al vecchio Poldark inglese di qualche anno fa), Cinzia TH Torrini limita la sua azione registica alla realizzazione di un prodotto abbondantemente manierato che ha il sapore di certe telenovelas ad alto tasso sentimentale. Evidentemente preoccupata dalla durata eccessiva del suo prodotto la regista, nel tentativo di tenere avvinto il proprio spettatore, ha compiuto la scelta di lavorare su un montaggio estremamente serrato di piccole micorosequenze chiuse, ma mai autonome. Il risultato non è un'operazione aggiornata all'estetica di MTV, ma un prodotto tradizionalmente impaginato che però dà l'impressione di muoversi più velocemente di altre fiction di argomento analogo a causa della spesso eccessiva brevità dei singoli frammenti che la compongono» (“Close-Up”, 28.12.2003).




Persone / Istituzioni
Cinzia Th Torrini
Maria Carmela Cicinnati
Peter Exacoustos
Piero Bodrato
Alessandro Pesci
Vittoria Puccini
Alessandro Preziosi
Antonella Fattori
Jane Alexander
Luca Ward
Francesca Rettondini
Antonino Iuorio
Antonio Salines
Enrico Beruschi


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