Regia Franco Diaferia
Soggetto Franco Diaferia, Franco Neri
Sceneggiatura Franco Diaferia, Franco Neri
Fotografia Piero Basso
Musica originale Giovanni Maria Lori
Suono Maurizio Grassi
Montaggio Federico Lagna, Franco Diaferia
Scenografia Simona Goitre
Arredamento Sonia Simone
Costumi Elena Valenti
Trucco Paola Messina
Aiuto regia Francesco Perri, Federico Lagna
Interpreti Franco Neri (Franco), Gilberto Idonea (zio Spampinato), Margherita Fumero (signora Pautasso), Carla Paneca (Penelope), Anna Varello (Carla Alberta), Andrea Lionetti (notaio Culbello), Vanessa Giuliani (Margherita), Luigi Rajola, Claudio Sterpone, Rocco Ciarmoli, Francesco Damiano
Casting Andrea Lionetti
Direttore di produzione Joe Vignola
Ispettore di produzione Claudio Di Stefano, Enrico Cannizzo
Produttore esecutivo Stefano De Marinis
Produzione Franco Diaferia, Riccardo Ciardullo, Nicola Squillace, Gaetano Scoccia per Cineville Entertainment, Stan S.r.l., RA Partecipazioni Cinematografiche
Distribuzione Cineville Entertainment
Note Assistente operatore: Luca Del Torre; aiuto operatore: Alessandro Benna; suono Dolby Digital; microfonista: Leonardo Lamprati; assistenti alla scenografia: Claudia Trapanà, Rossana Rupiani; assistente ai costumi: Ilaria Belloste; assistente al trucco: Vanessa Ferrauto; assistente alla regia e cast director: Andrea Lionetti; segretaria di edizione: Cinzia Chiara; segretarie di produzione: Maria Cristina Barberis, Sara Benedetti; assistenti alla produzione: Alessandro Sanna, Luca Fasulo; amministratore: Carlo Caputo; cassiera: Federica Bertolino.
Film realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.
Sinossi
Franco, calabrese di mezza età, ha un sogno: tornare a Torino, città dove ha svolto il servizio militare vent'anni prima, per seguire le orme di zio Spampinato, considerato dal nipote un imprenditore di successo, che potrebbe ospitarlo nella sua villa. Dopo qualche equivoco, si scopre finalmente la verità: lo zio non è il proprietario della villa, rivelatasi un ospizio, ed è titolare di un'impresa di pulizie. Franco non riesce a trovare un lavoro alla sua altezza per cui decide di lavorare per lo zio. Un giorno, mentre sta facendo pulizia nell’ufficio di un notaio, scopre un'eredità a suo nome e, da quel momento decide che deve combattere per avere quel che gli spetta di diritto. Si trova però immischiato in un complotto ai suoi danni.
Dichiarazioni
«Non volevamo rifare il personaggio televisivo di Franco, con le sue battute ma non volevamo neanche che la gente che arriva al cinema si trovi disorienta. Così abbiamo pensato ad una storia dove in parte si può ritrovare anche il personaggio che Franco fa a Zelig. […] Siamo rimasti volutamente alla superficie, siamo usciti dallo schema dell'emigrante modello tv, ma non abbiamo nemmeno voluto deragliare troppo dai binari» (F. Diaferia, www.fctop.it).
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