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Produzioni Tv |
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L'onore e il rispetto
Italia, 2006, 540', Colore
Regia Salvatore Samperi
Soggetto Teodosio Losito
Sceneggiatura Teodosio Losito, Laura Sabatino, Luigi Montefiori
Fotografia Marco Cristiani
Musica originale Savio Ricciardi
Suono Riccardo Palmieri
Montaggio Vanio Amici
Scenografia Virginia Vianello
Costumi Stefano Cioncolini
Interpreti Gabriel Garko (Tonio), Virna Lisi (Ersilia), Giancarlo Giannini (Pippo il Calabrese), Serena Autieri (Olga), Manuela Arcuri (Nella), Giuseppe Zeno (Santi Fortebracci), Cosima Coppola (Melina), Manfredi Aliquo (Commissario Cantavalle), Gianfranco Barra (Don Luigi), Luigi Maria Burruano, Pino Caruso, Marcello Perracchio, Federico Scrivani, Antonio Giuliani, Tiziana Lodato
Casting Roberto Graziosi
Produttore esecutivo Patrizia Marrocco
Produzione Alberto Tarallo per Janus International, Marco Marchionni e Alessandra Silveri per RTI, Notorius
Note
Miniserie televisiva in 6 puntate di 90' l'una, trasmessa da Canale 5 in prima serata Martedì 5, lunedì 11 e 25, mercoledì 13 e 20 settembre e lunedì 2 ottobre 2006 (media d'ascolto: 5.686.000; share (range): 21,79% -25,60%).
Altri interpreti: Gerardo Amato, Attilio Fontana, Cristiano Pasca, Renato Marotta, Stefano Davanzati, Silvia De Santis, Simone Arrighi; stunt: Alessandro Borgese, Gabriele Ragusa; organizzatore generale: Virginia Vinello; assistente di produzione: Riccardo Rosi; produttore R.T.I.: Marco Marchionni, Alessandra Silveri; delegato di produzione R.T.I.: Monica Tommasi.
Locations: Torino (Cavallerizza, ex Manifattura Tabacchi), Venaria (Villa dei Laghi nel parco della Mandria).
Serie televisiva realizzata con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.
È stata trasmessa da Canale 5 in 6 puntate di 100’ l’una il 5, 11, 13, 20, 27 settembre e il 2 ottobre 2006.
Sinossi
Mascalcia (Sicilia), anni Cinquanta-Sessanta. I Fortebracci sono una famiglia siciliana che si trasferisce a Torino in cerca di un futuro più sereno. Ma il sogno si infrange quasi subito: il marito Pasquale si indebita per aprire un negozio, cade nella trappola dell'usura e si suicida, sua moglie impazzisce. La tragedia divide i due fratelli Fortebracci: Tonio inizia attività illecite a servizio dei boss che hanno provocato la rovina della sua famiglia, celando propositi di vendetta; Santi sceglie la strada della legalità progettando un futuro insieme a Olga, che presto lo lascia con la prospettiva di diventare moglie di un facoltoso uomo d'affari. Anche Tonio è da tempo interessato a Olga, che lo respinge. Deluso e privo di scrupoli, Tonio seduce quasi per gioco la procace Nella, che sarà sua collaboratrice prima di essere uccisa, e l'indifesa Melina, messa incinta per offendere l'onore del padre, uno dei responsabili della sciagura dei Fortebracci. Santi, diventato magistrato, sposa Melina e riconosce sua figlia. Un'inchiesta sui rapporti tra mafia e finanza lo costringe a indagare sui reati di Tonio, che si redime e sceglie di tradire i capi in nome dell'affetto per la famiglia, incarnata nella piccola Antonia, la figlia che non ha mai amato ma che ora vuole salvare dal sequestro di cui è vittima.
Dichiarazioni
«Ho lavorato duramente a questo progetto per un anno e mezzo. Tutto il gruppo di attori mi ha ampiamente ripagato, hanno dato tutti il massimo. Attori come Virna Lisi e Giannini si sono spesi con generosità e umiltà, i più giovani hanno studiato molto, e si sono affidati a me totalmente. È stato meraviglioso vedere i loro progressi giorno per giorno, la più grande soddisfazione per un regista» (S. Samperi, www.tgcom.mediaset.it).
«L'onore e il rispetto è una fiction elementare nella drammaturgia ma complessa nell'intreccio, il cui punto di forza è una commistione di generi diversi (saga familiare, melodramma, mafia story, noir). I personaggi sono stereotipati ma capaci di dare vita a dinamiche non banali. II confronto tra Tonio, leader giustiziere, e la pacifica onestà del fratello è trattato come una diversa reazione al comune dramma familiare, non come una manichea opposizione male/bene. Efficace anche il confronto a distanza fra la bruna Nella, eroina melodrammatica e vittima predestinata, e la bionda Olga (che alla fine Tonio riesce ad avere in moglie), la classica dark lady implacabile arrampicatrice destinata a pagare la ricchezza con la solitudine» (M. Buonanno, a cura, La posta in gioco. La fiction italiana. L’Italia nella fiction. Anno diciannovesimo, Eri, Roma, 2008).
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