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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Cortometraggi e Documentari



Il disognatore
Italia, 1986, Vhs, 14', Colore


Regia
Flavio Moretti

Sceneggiatura
Vincenzo Torelli, Flavio Moretti

Fotografia
Flavio Moretti

Montaggio
Flavio Moretti

Interpreti
Giorgio Lusso



Produzione
Flay Production

Note
Premi: Targa Kodak Castrocaro Terme (Forlì), Targa Argento Round, Rimini.



Sinossi
«La storia si concentra su un unico personaggio in carne ed ossa: “il Disognatore” per l’appunto, che un bel giorno si trova a dover affrontare in situazioni tragicomiche i propri personaggi di carta improvvisamente vivi e pericolosi, i quali costringeranno il protagonista a una sfida all’ultima “GAG”» (www.torinofilmfest.org).




«Il disognatore (1986, video) […] precede le future opere di Zemeckis e di Nichetti: Chi ha incastrato Roger Rabbit e Volere volare, anche se, a dire il vero, c’eran già state, ben più indietro nel tempo, nobili commistioni fra attori e cartoni. Flavio Moretti racconta le tragicomiche avventure d’un disegnatore di cartoon che vede animarsi di vita propria i suoi personaggi, diventando la vittima di scherzi atroci e feroci. Una mano, per esempio, emerge quasi tridimensionale, realizzata col procedimento Shuftan. E, di nuovo, un finale aperto. Il disognatore si sveglia: è stato tutto un incubo, ma il sospiro di sollievo dura solo pochi secondi: improvvise rispuntano le nuove risate dei cartoni animati ben vivi e vegeti. C’è da impazzire! È l’immaginario collettivo che entra ed esce dall’inquadratura a suo piacimento. Con l’era della riproducibilità tecnica anche il finale diventa una copia: copia di copie, secondo una serie infinita. Allo stesso modo, nell’epoca del villaggio elettronico globale, non è più possibile stabilire l’area del fuoricampo. L’inconscio scorre qui e fuori, qui e altrove, sempre sotto la comunicazione. Le porte e le finestre lovecraftiane, attraverso cui l’incubo incombente precipitava sulla realtà, sono ben poco rispetto a questo infinito aprirsi di voragini: è il concetto stesso di confine che è saltato» (C. Scarrone, “SegnoCinema” n. 66, marzo-aprile 1994).

Scheda a cura di
Franco Prono

Persone / Istituzioni
Flavio Moretti
Vincenzo Torelli


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