«Il film, nato per la rassegna anarchica di cinema “Cinemazione”, vuole riflettere nella libertà caotica della trama e nel continuo apparente mutamento di significato della pedina, la possibilità di superare le regole del vivere sociale e di andare realmente “oltre il margine”» (L. D’Onofrio, www.torinofilmfest.org/history).