«È un viaggio ed un’esplorazione nella psiche, che si attua attraverso una ricostruzione elettronica dell’ambiente. Il fine è quello di spezzare le catene dell’immagine e delle parole come strumento di controllo che va oltre il racconto e il messaggio stesso, sperimentando nuove forme di comunicazione» (Nesci, in S. Della Casa, a cura, Spazio Aperto, 2° Festival Internazionale Cinema Giovani, 1984).