Regia Josée Dayan
Soggetto Francesco Scardamaglia, Nicola Lusuardi
Sceneggiatura Josée Dayan
Fotografia Ennio Guarnieri
Musica originale Francesco Sartori
Suono Giuseppe Muratori
Montaggio Fred Béraud-Dufour
Scenografia Andrea Frisanti
Costumi Nicoletta Ercole
Interpreti Francesca Dellera (Virginia Oldoini contessa di Castigione), Jeanne Moreau (Principessa Sisi Altieri), Sergio Rubini (Costantino Nigra), Christopher Thompson (Andrea Pieri), Andrea Tidona (Prefetto Donadieu), Gaetano Amato (Morin), Claire Nebout (Mathilde Bonaparte), Frédéric van den Driessche (Luigi Napoleone), Sergio Assisi (Conte di Castiglione), Maria Grazia Bon (Matha), Toni Garrani (Rothschild), Marco Messeri (Camillo Benso, conte di Cavour), Gianfranco Barra (Delegato Castelli), Sara D'Amario, Mattia Sbragia
Casting Adriana Sabbatini
Ispettore di produzione Giovanni Bertolucci
Produttore esecutivo Giorgio Russo, Antonio Stefanucci
Produzione Maria Teresa Bono per Rai Fiction, Elide Melli per Cosmo
Note Miniserie televisiva in 2 puntate di 90' ognuna trasmessa da Rai Uno in prima serata Domenica 3 e lunedì 4 dicembre 2006 (media d'ascolto: 4.750.000; share: 20,03% - 18,43%).
Altri interpreti: Ivan Bacchi, Maurizio Di Carmine, Sergio Fiorentini, Alfredo Pea, Paolo De Giorgio, Antonio Berardinelli, Achille Brugnini, Ubaldo Lo Presti, Marco Morellini, Anna Orso, Federico Pacifici, Lola Pagnani, Salvatore Traina, Valentino Villa, Carmela Vincenti, Francesco Acquaroli, Roberto Accornero, Valentino Davio, Paolo Fiorino, Flaminia Lera, Sergio Saladino; organizzatore generale: Mario Di Biase.
Film televisivo realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e realizzato da Cosmo Production.
Locations Torino (Palazzo Reale,Villa Cimena, Palazzo Carignano), Castello di Racconigi (CN).
Sinossi
Milano, 1855. La bellissima Virginia, contessa di Castiglione, aiuta un giovane pittore rivoluzionario, Andrea Pieri, a sfuggire agli austriaci. Fra i due scoppia la passione. Pieri ritrae la donna in un bozzetto che arriva nelle mani di Napoleone III, il quale incarica il diplomatico Nigra, in realtà capo dei servizi segreti sabaudi, di rintracciarla. Questi chiede alla donna di prestarsi per una speciale missione patriottica: sostenere lo sforzo della diplomazia sàbauda, seducendo l'Imperatore di Francia e convincendolo a porre la questione dell'indipendenza italiana all'ordine del giorno della conferenza di pace di Parigi. A Parigi Virginia riesce a entrare nelle grazie di Napoleone III di cui si innamora, ricambiata. L’imperatrice fa spiare la rivale, scopre i suoi legami con i piemontesi e spinge Napoleone ad allontanare la "cortigiana" italiana.
«L’idea che sta alla base della fiction è di per sé interessante: una biografia in costume, che allo stile agiografico-melodrammatico di tante miniserie italiane preferisce un approccio più avventuroso. Il risultato è però lontano da un convincente racconto di cappa e spada in chiave romantica. L’atmosfera è rarefatta, l'incedere è lento, l'ambientazione storica asfittica. E la trama finisce per risolversi in una serie di schermaglie amorose. Il problema centrale risiede in una protagonista poco incisiva, di cui non emergono i tanti lati del carattere: l'eroina romantica, la patriota anticonformista, la spregiudicata seduttrice. Gli eventi storici appaiono un riflesso degli accadimenti amorosi. E anche se il finale evoca l'incidenza indiretta di Virginia sulla storia del Risorgimento, la miniserie tende a negare la funzione politica del personaggio, ritraendolo come una donna innamorata e vittima del suo stesso amore, tanto per il rivoluzionario Pieri che per l'Imperatore» (M. Buonanno, a cura, La posta in gioco. La fiction italiana. L’Italia nella fiction. Anno diciannovesimo, Eri, Roma, 2008).
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