Commento: Silvano Rizza; segretario di produzione: Walter Locatelli.
Anche in questo documentario risultano quelle caratteristiche che hanno reso celebre il cinema di Olmi: la cura artigianale dell’inquadratura, il rispetto della realtà senza intrusioni autoriali, la pulizia del montaggio, l’attenzione alla dimensione umana e all’uomo che lavora. Vanno rilevati, rispetto a 2° raduno sciistico sociale all’Alpe Severo, realizzato nello stesso anno, la presenza di un vero impianto cronistico-narrativo e l’uso del colore. Il film fu abbinato nelle sale a La donna del fiume di Mario Soldati (con Sophia Loren) e fu visto da otto milioni di spettatori.