«Dopo un lungo tempo per la preparazione, le riprese e il montaggio, si è conclusa la prima Serie di film mai sino ad oggi realizzata per illustrare nella sua "unità nella diversità" il mondo delle Alpi italiane. Il lato sud di un arco montano di duemila chilometri visto nella sua straordinaria grandezza e nella sua unicità. La natura sempre diversa delle sue montagne e delle sue vallate, ma anche l'eccezionale ruolo di questo ambiente nella storia antica e moderna dell'Europa costituisce il valore spettacolare dell'Opera. Complesso mosaico di paesaggi diversi, nei quali si innesta un altrettanto complesso mosaico etnico. Gli archivi cinematografici sono ricchi di film a soggetto alpino. Da quando esiste questo mezzo di documentazione e di divulgazione, e dalla nascita della televisione in poi, sono migliaia e migliaia i titoli sulle Alpi. A differenza di quanto accade sul piano letterario, oggi, manca però - e sembra incredibile - un'opera globale, che "racconti" la lunga vicenda di questa maestosa corona montana, nella sua prospettiva naturale, storica e antropologica. Per il film sono utilizzate le tecniche adatte a dar veste altamente spettacolare ai contenuti che le sequenze presenteranno. Riprese aeree d'alta quota con elicottero munito di Helivision; impiego d'attrezzature specialistiche per riprese d'alta quota, anche in condizioni ambientali estreme; apparecchiature automatiche elettroniche per cogliere immagini del mondo animale; speciali equipaggiamenti per sequenze che seguiranno ascensioni di particolare difficoltà, avventurose discese in cavità ipogee. Inoltre saranno impiegate cineprese a passo singolo nell'intento di cogliere magiche mutazioni della flora alpina e dei colori delle rocce dolomitiche. In tutti i suoi film, e così sarà anche per la Serie dedicata alle Alpi, Folco Quilici sarà fedele a una sua precisa tematica per valorizzare, di sequenza in sequenza, spunti geografici, storici, etnici, che mettano in risalto il valore della montagna come ambiente naturale e umano. Luoghi ove "conservazione" e "innovazione" - o meglio il mutare e il progredire senza perdere il contatto con le proprie radici tradizionali e culturali - convivono e si completano» (www.folcoquilici.com).