«Cercavo un linguaggio alto, diverso da quello massmediologico della cronaca dei giornali e delle tv che aveva invaso i nostri occhi, cuori e cervelli in quei giorni del dopo Genova. Leggendo le filastrocche di Erri De Luca mi sono emozionato e riconosciuto in un linguaggio poetico, senz’altro di parte, ma che fa meditare» (A. Ceste, www.torinofilmfest.org).
Tra la fine di luglio e l’agosto 2001, il quotidiano “il manifesto”, in seguito ai fatti drammatici delle manifestazioni antagoniste al G8 di Genova, pubblica le “filastrocche” dello scrittore Erri De Luca. Questi testi hanno suggerito ad Amando Ceste in fase di montaggio la scelta delle immagini, per riflettere da lontano su quell’evento attraverso le parole dell’amico ed ex compagno di Lotta Continua.
Il grande successo che Erri De Luca ha ottenuto soprattutto in Francia e che l’ha portato anche ad essere giurato nella sezione lungometraggi del Festival di Cannes nel 2003, ha permesso a questo cortometraggio di avere alcuni passaggi televisivi e la distribuzione insieme ad un libro dello stesso De Luca.