Corrado Zani è un affermato e solitario astrologo che vive in una bella casa con il fedele domestico Francis, un’esistenza monotona e dedita alla ricerca scientifica. Un giorno nella sua vita irrompe una donna misteriosa e bellissima, Orana, che poco a poco lo fa innamorare. La donna è fuggita dal suo amante, Jacques, un ladro, ed ha un passato oscuro (il fango del titolo, appunto). Dopo molte peripezie Corrado e Orana raggiungono insieme la felicità.
«Il fango e le stelle [...] mi è parso un lavoro mancato. L’autore, che è anche il direttore del film, non può certo invocare le attenuanti per tutte le illogicità, e le inverosimiglianze e i luoghi comuni della sua opera. [...] Italia Almirante Manzini e anche qui la bella attrice che abbiamo tante volte ammirata, ma questa volta manca l’anima e il carattere al suo personaggio e la sua bellezza non basta a riscattare la freddezza e la convenzionalità della recitazione. Alberto Pasquali, valorosissimo attore, se investito di una parte che si attagli al suo fisico e ai suoi mezzi drammatici, è qui assolutamente fuori posto. Inutile è la funzione drammatica di Oreste Bilancia. [...] Avremmo almeno desiderato che il Mazzolotti in luogo di quel modesto gruppo allegorico, ci mostrasse le stelle, le stelle vere, una visione poetica del firmamento. [...] E quale ironia invece assistere alle evoluzioni del gigantesco cannocchiale, assistere a lezioni di astronomia, e a conciliaboli di astronomi, e non vedere mai un lembo di cielo, né la luce palpitante di un astro!» (A. Spada, “La Rivista Cinematografica”, a. III, n. 6, 25.3.1922).