«L'intervista e la discussione sono in questo film i mezzi per incontrare e per descrivere il complesso universo del condominio di via La Salle e, con esso, le molteplici sfaccettature del fenomeno migratorio che ha riguardato la recente storia italiana. I protagonisti, tutti stranieri giunti in Italia ormai da tempo, si mostrano negli spazi domestici che sono teatro della loro vita quotidiana. Lo spaccato che emerge è caratterizzato da molteplici strategie individuali per affrontare le problematiche di una migrazione. Il tema della casa è preponderante; la ricerca di un luogo in cui potersi sentire al sicuro appare, nelle storie di vita raccontate, un primo necessario passo da compiere. Il lavoro, l'altro principale argomento di discussione è anch'esso fonte di ansia e di timore da parte dei
protagonisti, i quali ricordano i primi, difficili, momenti del proprio percorso migratorio, in cui lo sfruttamento avveniva in maggior misura. L'orizzonte futuro che si delinea è quello del ritorno al proprio paese di provenienza per alcuni, ma, per molti, emerge la volontà di stabilirsi in Italia, lavorare, contribuire alla costruzione di una nuova società. Tuttavia, sia rispetto alla comunità italiana, sia tra gli abitanti dei vari appartamenti, sembra essere ancora molta la distanza che separa gli individui e le loro identità» (Scheda dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, 2007).