Regia Fratelli Lumière
Produzione Société Anonime des Plaques & Papiers Photographiques A. Lumière & Ses Fils, Lion
Note Le prime riprese realizzate a Torino risalgono al novembre-dicembre 1896, ad opera di un misterioso giovane operatore incaricato dalla ditta Lumière; Aldo Bernardini ipotizza si tratti in alcuni casi di Pierre Chapuis. Tra il 1896 e il 1902 vengono realizzate numerose riprese “singole” e alcune serie, relative a eventi di portata nazionale.
Elenco delle riprese singole
La Bohemienne dei Bébés (al Monty-Alby di Torino) / Ballo di bambini / Al ballo dei bambini (1896) – proiettato a Torino il 19 dicembre 1896 presso l’ex Ospizio di Carità;
Macchiette torinesi (in Piazza Carlo Felice) (1896) – proiettato a Torino il 20 dicembre 1896 presso l’ex Ospizio di Carità;
Macchiette torinesi (in Via Roma) (1896) – proiettato a Torino il 20 dicembre 1896 presso l’ex Ospizio di Carità;
Une montée des rues à Tourin (1896) – attribuito a Pierre Chapuis;
Bersaglieri a Torino / I bersaglieri all’attacco (Vue militaires: Bersagliers, 1897) – proiettato a Genova il 19 giugno 1897 presso la Sala Sivori;
S.M. il Re e il Principe di Napoli a Torino passano una rivista militare / S.M. il Re e il Principe Vittorio alla rivista militare in Piazza d’Armi di Torino (Roi d’Italie et prince Victor passant la revue, 1897) – proiettato a Napoli il 25 dicembre 1897 presso il Salone Margherita;
Ciclisti romani in arrivo a Torino (1898) – proiettato a Monza il 18 ottobre 1899 presso la Villa Reale.
Le serie di riprese per l’Esposizione di Torino
Scene dell'Esposizione di Torino (1898): a) La principessa Laetitia al Padiglione Egiziano dell'Esposizione Generale Italiana al Valentino, Torino (Reperibilità: Museo Nazionale del Cinema di Torino); b) La sfilata dei ginnasti delle scuole comunali di Torino e Superga – proiettati a Torino il 26 giugno 1898 presso il Padiglione egiziano;
Fetes à l'occasion de Turin (1899): a) La duchesse d'Aoste à l'Exposition; b) Les gymnastes à Tourin – presenti nel Catalogo Lumière del 1899; c) Entrata all'Esposizione di Torino; d) Acrobati rusticani all'Esposizione di Torino; e) Chiosco Talmone all'Esposizione di Torino; f) Passeggio all'Esposizione di Torino; g) Uscita dei visitatori dall'Esposizione – proiettati a Monza il 18 ottobre 1899 presso la Villa Reale.
La serie di riprese per il monumento a Vittorio Emanuele II
Festeggiamenti pel monumento a Vittorio Emanuele a Torino (Fetes a l'occasion du monument de Victor-Emanuel à Turin, 1899): a) Défilé de l’infanterie; b) Défilé des bersagliers; c) Défilé des vétérans en costumes anciens. I. Vues de loin, II. Vues de prés – proiettati a Torino il 24 novembre 1899 presso il Cinematografo in Galleria Nazionale.
La serie di riprese per il monumento al Principe Amedeo
Inaugurazione del Monumento al Principe Amedeo a Torino / I Sovrani a Torino (Inauguration du monument du prince Amédée à Turin, 1902): a) Arrivo dei treni espressi a Torino (Arrivée de LL.MM. le Roi et la Reine d'Italie); b) I Sovrani d'Italia ed il corteggio Reale (Les Souverains et la Famille Royale); c) Arrivée du Roi à l'Exposition; d) Le Carrousel: evolution des quadrilles – proiettati a Firenze il 10 novembre 1902 presso la Sala Edison.
«Seguendo, come si è detto, le direttive dei Lumière, gli operatori attivi in Italia nel 1896 realizzarono nel nostro paese anche molti altri film, tutti ambientati nelle località in cui si recavano a fare spettacolo. Ne abbiamo finora contati 19, tutti sicuramente realizzati o proiettati nel corso di quel primo anno; ma probabilmente erano stati molti di più [...]. Il primo dei film “locali” italiani sembra sia stato quello realizzato da Giuseppe Filippi a Milano, ai Bagni Diana, proiettato per la prima volta a Venezia il 18 luglio; durante la stessa estate doveva però aver fatto un primo viaggio in Italia anche Promio, al quale vengono attribuite le numerose riprese effettuate a Venezia e ivi proiettate in agosto (tra le quali il celebre “Panorama” del Canal Grande dal vaporetto in corso, con la “prima” carrellata della storia del cinema). Promio era stato fin dall'inizio designato dai Lumière come uno degli operatori autorizzati a eseguire riprese; ma tra i realizzatori attivi nel primo anno in Italia, oltre ai già citati Filippi e Calcina, c'erano anche Pierre Chapuis (autore di riprese torinesi e romane) e Charles Moisson (venuto a Milano in ottobre). Dato che a Lione i film realizzati dagli operatori venivano selezionati in base a criteri di qualità, quelli relativi all'Italia sono stati certamente molti di più di quelli finora individuati nelle programmazioni, o che hanno trovato riscontro nel primo Catalogo ufficiale pubblicato dai Lumière nel 1897 (la cui numerazione non teneva conto dell'ordine e della data di realizzazione)» (A. Bernardini, in Riccardo Redi, a cura, Lumière. Verso il centenario, Di Giacomo Editore, Roma,1986).
«Lo spettacolo dura circa venti minuti, ma costa poco; il programma non è molto diverso da quello della serata del 7 novembre, ma tuttavia cambia ogni settimana e va arricchendosi nel corso dei mesi seguenti, per tutto il periodo in cui dura la programmazione della sala di via Po, che sarà chiusa nella primavera del 1897. Per la settimana natalizia, dal 20 a 26 dicembre 1896, ad esempio, il programma è abbastanza attraente e si compone di dieci film: 1. Sfilata di Fanteria (Piazza dell'Indipendenza - Roma); 2. Le LL. MM. il Re e la Regma (al R. Castello dl Monza); 3. Uscita del Corteo Reale (dal Quirinale - Roma); 4. Dimostrazione popolare alle LL. AA. i Principi sposi (al Pantheon - Roma); 5. Macchiette Torinesi (Piazza Carlo Fellce - Torino); 6. Macchiette Torinesi (Via Roma - Torino); 7: Foro Romano; 8. Fontana di Trevi - Roma; 9. La Bohémienne dei Bébés (all'Istituto Monti Alby di Torino); 10. La danza Serpentina (del Trewer di Londra). Abbiamo detto attraente, naturalmente in rapporto ai programmi abituali del Cinématographe Lumière. Poteva essere infatti più interessante per il pubbltco torinese vedere, oltre ai re e ai principi, anche qualche scena di vita a Torino e piu ancora la “misteriosa” danza serpentina, che non i soliti treni, i soliti bambini e i soliti ciclisti» (G. Rondolino, I giorni di Cabiria, Lindau, Torino, 1993).
Scheda a cura di Azzurra Camoglio
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