«Quasi tutti, sentendo parlare di bambole malefiche per colpire a distanza, pensano al vodoo. In realtà la dagida, questo il nome esatto, appartiene alle tradizioni magiche italiane. Aldilà di considerazioni esoteriche che esulano dalle intenzioni del corto, ho scritto il soggetto con Danilo Arona, giornalista e scrittore alessandrino specializzato in horror e gothic noir. Insieme abbiamo basato la trama sull'assunto che le azioni di magia ritornano al mittente, sempre. Insomma: non fare agli altri... e ad insegnare la preziosa lezione alla strega novella ci pensa Athos, uno splendido bovaro del Bernese» (F. Masselli, Dichiarazione inedita).