Una ragazza si prepara per un appuntamento. Intanto si scoprono i suoi pensieri, le sue riflessioni sull’amore, la critica alla società in cui vive a favore di un sogno (probabilmente utopistico) di partire per la Russia, patria di grandi scrittori e drammaturghi, in particolare di Cechov. Ma chi è la persona che ha appuntamento con la protagonista? Quando si verrà a sapere, sarà necessario ripercorrere tutti i suoi pensieri rielaborandoli.
«La mia finestra si affaccia sempre sulla piazza sbagliata è un ritorno alla “lentezza”. Nella casa della protagonista, infatti, non ci sono computer, telefonini, televisori… C’è una critica velata al tipo di società nella quale la protagonista vive, società che evidentemente le va stretta e dalla quale rifugge. Il sogno della Russia rappresenta un posto lontano, diverso dalla vita alla quale lei è abituata, ma vicina a quelle opere letterarie che lei conosce molto bene e nelle quali evidentemente si rifugia per colmare la sua insoddisfazione. Ma pensare che questo sia sufficiente è illusorio…» (F. Paganin, Dichiarazione originale, 2009).