Cortometraggi e Documentari |
|
Dal basso dei cieli
Italia, 2008, Beta Digital, 58', Colore
Regia Marilena Moretti
Fotografia Massimo Arvat, Alberto Signetto, Giorgio Sandrone, Chiara Moretti Ventura
Musiche di repertorio Chet Baker, Miles Davis, John Coltrane, Charlie Parker, Enrico Rava, Subsonica, Federico Sirianni
Montaggio Vincenzo Mistretta, Santi Minasi
Produzione Ruben Film
Note Sottotitolo: Fatti e misfatti di Peppo Parolini
Montaggio del suono e mix: Roberta Arcangeli Collaborazione alla produzione: Zenit Arti Audiovisive.
Sinossi
Documentario sulla vita di Peppo Parolini.
Nei suoi settant’anni di vita Peppo Parolini è stato artista, eroinomane, amico di famosi jazzisti, icona dell’underground torinese…Uno spirito libero, un irregolare cronico, un irriducibile alla normalità. E un grande affabulatore, una miniera inesauribile di storie. Nel documentario Peppo si racconta. E insieme racconta mondi, squarci di utopie e dannazioni, una lunga cavalcata che parte dagli anni ’50 e ’60 e si conclude oggi. Dentro ci sono parecchie cose: Chet Baker, la beat generation, le rivolte nelle carceri, la droga, la pittura, i fumetti, le notti nei locali dei Murazzi a Torino, la sua città.
Dichiarazioni
«Il documentario è un omaggio affettuoso a Peppo Parolini. Quando mi chiedono: “Ma cos’aveva Peppo di tanto speciale?”, mi trovo in difficoltà a rispondere: la domanda infatti sottintende un giudizio negativo. Direi che molti l’hanno incrociato, pochi l’hanno conosciuto. Spesso hanno visto solo i suoi lati negativi: le provocazioni, le battute affilate come rasoi, il suo passato di pusher, che non gli è mai stato perdonato… Certo Peppo non era un santo, ma ha avuto molte vite, e non si può inchiodarlo ad una sola. Di lui ho sempre apprezzato il coraggio di essere se stesso, fuori dagli schemi, con assoluta coerenza. Non ha mai accettato compromessi, né imposizioni. Pagando salato con l’emarginazione, la galera, il manicomio, la mancanza di riconoscimento come artista… Però non si è mai dato per vinto, ha spremuto fino all’ultima goccia la vita, come i suoi tubetti di colore. Coltivando testardamente il gusto dell’eccesso e dello sberleffo» (M. Moretti, Dichiarazione originale, 2009).
Scheda a cura di Franco Prono
|
Collegamenti
|
|