Altri titoli: Tony: Another Double Game; Tony: the Other Side of Violent Turin
Regia Carlo Ausino
Soggetto Carlo Ausino
Sceneggiatura Carlo Ausino, Luciano Vincenzoni
Fotografia Carlo Ausino
Operatore Giuseppe Lino
Musica originale Stelvio Cipriani
Montaggio Eugenio Alabiso
Trucco Lucia Porta
Interpreti Emanuel Cannarsa (Tony), Giuseppe Alotta (Santini), Paul Teicheid (Salvatore), Anthony Messina, Gianluigi Ghione, Sauro Roma, Gian Piero Nebbia, Nicole Flori, Rino Maggio, Tony Campa, Cinzia Arcuri, Ruggero Spagnoli, Lorenzo Gobello, Armando Rossi, Benedetto Mocellin, Mario Pesare, Mario Zucca
Direttore di produzione Nunzia Ausino
Ispettore di produzione Michele Peyretti
Produzione Carlo Ausino per Vigor Film
Note Titolo di lavorazione: Tony (la produzione volle che fosse aggiunto L’altra faccia della Torino violenta per ricordare il film precedente di Ausino che aveva ottenuto grande successo); altri interpreti: Elsa, Vincenzo Cavaliere, Nicola Saponaro, Michele Terlizzi, Mario Zucca, Nunzia Carducci, Lucrezia Piana, Gianni Consoli, Salvatore Foti, Mimino Morleo, Nino Ciccarese, Carla Samale, Gianpero Spinazzola, Luciano Rebufello, Fabrizio Greco, Luigi Agostino, Gianni Manunta, Tullio Rossini, Giordana Serra, Attilio Cagroni, Lino Vitale, Giuseppe Agostino, Leonardo Crasto e Loredana Dal Cortivo; doppiatori: Ferruccio Amendola (Emanuel Cannarsa), Michele Gammino, Arturo Dominici.
Sinossi
A Torino una donna viene rapita e liberata dopo il pagamento di un riscatto di mezzo miliardo di lire. Al sequestro ne segue un altro: vittima, stavolta, è un bambino appartenente ad una ricca famiglia. Tony assiste al rapimento e tenta di bloccarlo, ma non vi riesce ed è ferito da un proiettile sparato da uno dei malviventi; in ospedale, rischia la morte ad opera della stessa banda. Uscito, riesce ad imprimere una svolta alle indagini, scopre che nel sequestro è implicato il cugino del piccolo, che viene così liberato dalla polizia. Uno dei commissari che hanno seguito la vicenda, credendo che Tony vi sia implicato, lo bracca. L’uomo è così costretto a fuggire, anche perché è inseguito dai due organizzatori del rapimento, che lo ritengono il principale responsabile del fallimento del loro piano.
Dichiarazioni
«Quando ho fatto Tony, mi dissero che era meno spettacolare, ma più sentito, intimista, solo che ho dovuto aspettare un anno e mezzo e sono stato costretto a farlo con i soldi miei. In più la produzione ha voluto aggiungere un sottotitolo dal richiamo più commerciale, L'altra faccia di Torino violenta, e come se non bastasse tutto combaciava con la nascita delle tv private, era il '78-'79, e allora tutti a casa a vedere la tv» (C. Ausino, www.effettonotteonline.com).
Questo film di Carlo Ausino risulta simile a Torino violenta per ritmo ed invenzioni a livello narrativo, ma più attento alla psicologia dei personaggi. Ne è protagonista Tony, un giovane ribelle alle regole della società (in punto di morte il cartier replica padre gli rimprovera di aver sempre avuto delle buone scuse per non studiare e per non lavorare), attorniato da amici delinquenti o vagabondi, ma ciononostante buono, capace di restare fuori dalle trame criminose che si svolgono negli ambienti che frequenta e di compiere atti di generosità e di coraggio come il tentato salvataggio di un bambino dai suoi rapitori.
In una sequenza del film uno dei personaggi suona ad una porta sul cui campanello sono scritti due cognomi: La Sala ed Ausino (cognome del regista).
La sparatoria finale, in seguito alla quale muoiono Tony e due malviventi, si svolge al bar “Angelo Azzurro”; qui, durante la serata, un disc jockey annuncia al microfono un’esibizione di Renato Zero.
Scheda a cura di Davide Larocca
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