Favola moderna sulla fugacità dell’essenza, Malerba offre un armonico e discontinuo punto di vista sulla maniera più reale di sopravvivere nel mondo. Mettendo in discussione il ruolo stesso del fruitore, sposta la sua attenzione da un lato all’altro del racconto, rendendolo preda degli eventi o interprete della vita. Il protagonista-uomo deve vedersela con se stesso e un passato troppo spesso difficile da dimenticare. La campagna lucana diventa metafora della ciclicità dell’esistenza e portavoce di un malessere diffuso al quale porre rimedio. Si fa largo il sospetto che la storia sia il frammento di un nuovo sogno, come risultato di una rinascita interna dopo l’incendio delle stoppie che fertilizza il terreno della nostra stessa esistenza.