Questa "lezione di storia" cinematografica si articola in due parti: 1. Il regime fascista (1922-1939); 2. La guerra (1940-1945).
«La Marcia su Roma è nato perché dovevamo partecipare a Venezia a un convegno su Cinema e Resistenza, e ho presentato tutti i film che avevo trovato, in pratica. Perciò è un film anche un po’ squilibrato perché non è che ti dà un panorama completo del fascismo, però ti dà una serie di informazioni e di suggestioni; anche in questo caso abbiamo scelto di lasciare il documento integrale, in quel momento ci è sembrato importante farlo, forse adesso sarei meno rigoroso, forse taglierei un po’ di più, perché certi pezzi sono un po’ lunghi, un po’ noiosi» (P. Gobetti, in “Il Nuovo Spettatore” n. 9, 2005).
«Dalla marcia su Roma a Piazzale Loreto non vuole essere un manuale storico sul fascismo, ma piuttosto un tentativo di storicizzare filmicamente la rappresentazione che il fascismo intendeva dare di se stesso attraverso il mezzo di informazione più suggestivo e più popolare dell'epoca» (Scheda AIACE Torino n. 168, da Paolo Gobetti, a cura di U. Mosca, P. Olivetti, G. Rondolino, Lindau, Torino, 1999).