«Il cortometraggio si basa su un personaggio singolo che recita una poesia di Bertolt Brecht (ripresa a sua volta da una poesia di Martin Niemöller). Il luogo in cui si svolge l’azione è “casa Gramsci” a Torino: esterno palazzo, cortile, stanze, corridoi e scale. La struttura della rappresentazione non è caratterizzata da un continuum narrativo, ma dal montaggio di scene differenti, in ognuna delle quali il personaggio recita la poesia, e sullo sfondo abbiamo, come una presenza un po’ irreale, una musicista che suona il violoncello» (J. Lucano, Dichiarazione inedita).