«Oggi giorno assistiamo ad un preoccupante e grottesco riaffiorare di vecchi e nuovi razzismi. L’intolleranza riempie le pagine dei giornali e gli incubi delle casalinghe, fornisce argomenti ai salotti buoni e meno buoni, offre un riparo sicuro per gli amministratori in calo di consensi. Il razzismo è talmente stupido che per poterlo criticare bisogna mettersi alla sua altezza. Il nostro lavoro è semplicemente l’estremizzazione dei sentimenti che percorrono il Bel Paese. Il bello dell’intolleranza è che prima o poi tocca a tutti. Sotto a chi tocca allora» (E. Policante e V. Brini, Dichiarazione inedita).