Visto censura n. 16.061 del 3.3.1954; 2.379 metri; incasso: 86.500.000 lire.
Il film è stato girato negli stabilimenti FERT di Torino.
«Riallacciandosi ad alcuni fatti realmente accaduti e in particolare alle imprese della cosiddetta “banda del Bracco” il regista Costa ha voluto fare un film di gangster destinato ad esaltare la polizia. Non ha lesinato sugli intrighi, gli amori e le tragedie dei protagonisti; e neppure nelle sparatorie, badando invece poco alla logica del racconto. Alla fine, con una specie di ecatombe generale la banda viene sorpresa dalla polizia: chi si salva sul primo momento finirà col lasciarci la pelle o la libertà quanto prima. Soltanto l’onesta sorella d’un bandito potrà farsi una vita nuova innamorandosi d’un poliziotto» (p.g., “l’Unità”, 10.6.1954).
«Un film con qualche pretesa, ma di scarsa consistenza […]. Le intenzioni erano buone, anche se i risultati sono stati inadeguati» (U. Tani, “Intermezzo” nn. 11/12, 30.6.1954).