1.826 metri.
Le riprese in interni sono state realizzate negli studi Fert di Torino.
«Il pubblico non ha fatto buon viso a questo film, che non è certo dei meglio riusciti. A una vicenda macchinosa ma povera di contenuto [...] fa riscontro una recitazione mediocre e, in certo senso vivace ma [...] tutt’altro che viva. [...] Sarebbe ingiusto passare sotto silenzio la città di Torino, il suo fiume arioso e i suoi monumenti, ai quali si deve l’aspetto migliore dello spettacolo» (R. Radice, “Corriere della Sera”, 25.3.1945).
«[...] Il diario di una stella, girato a Torino negli stabilimenti Fert nel 1939 ma uscito a Genova nel 1940, a Milano nel 1945 e a Roma l’anno successivo. Il film è anche conosciuto come Alessandrowna, che era il titolo di lavorazione ma che fu poi scartato perché all’epoca i nomi stranieri non erano visti tanto di buon occhio. È un film che racconta le vicende di una cantante lirica che assomiglia tanto ad un’altra e di un tenore che è innamorato di lei. Gli attori più conosciuti sono in ruoli secondari, tra essi anche Aldo Silvani (caratterista presente in molti film e attivo anche nel doppiaggio) e la torinese Silvana Jachino. Come dicevamo, il film è stato distribuito in modo episodico e quasi nessuno lo ha potuto vedere, sovrastato dal successo di molti altri film basati sulle opere liriche che venivano prodotti in quegli anni [...] il film aveva anche molti esterni, documenti preziosi di come era la nostra città in un’epoca ormai lontana» (S. Della Casa, “La Stampa – TorinoSette”, 15.1.1910).