Lasciapassare per il morto - Enciclopedia del cinema in Piemonte

Lungometraggi

Lasciapassare per il morto
Italia, 1962, 35mm, 85', B/N

Altri titoli: Passport For a Corpse (USA), Diavatirio gia ton thanato (GR)

Regista
Mario Gariazzo

Soggetto
Mario Gariazzo

Sceneggiatura
Mario Gariazzo, Germano Arendo, Carlo Ferrero

Fotografia
Claudio Racca

Musica originale
Marcello Giombini

Montaggio
Otello Colangeli

Aiuto regia
Aldo Quinti

Scenografia
Enrico Tovaglieri

Direttore di produzione
Emanuele Sangiorgi

Interpreti
Alberto Lupo (Maurizio), Hélène Chanel (Hélène), Linda Christian (Eva), Erno Crisa (Walter), Piero Lulli (Piero), Paul Müller (quarto complice), Nando Angelini (ufficiale della dogana), Jeanine Hendy (Jeanine), Guido Di Salvo, Carlo Ferrero, Claudio De Rossi, Romano Ghini, Cesare Zanone

Produzione
Aldo Calosso per Antonelliana Cinematografica

Distribuzione
20th Century Fox

Note

Registro Cinematografico 2.680.

Supervisione alla sceneggiatura: Jean Jovipovic; direttore d’orchestra: Marcello Giombini; canzoni: Appuntamento col destino e Cha cha cha del morto di Marcello Giombini; cantante: Nick Montero.

Locations: Torino, Val di Susa, Valle d’Aosta.

Sinossi

Un rapinatore, Maurizio, dopo un colpo finito male cerca di oltrepassare il confine francese, ma si ritrova prigioniero in una cella frigorifera, con i cadaveri dei suoi complici.

«Primo film di Gariazzo […]: uno squinternato noir dalle velleità esistenzialiste e con risvolti quasi horror, che nella sequenza centrale fa il verso ad Ascensore per il patibolo. […] Pregevole la fotografia di Claudio Racca» (P. Mereghetti, Dizionario dei film, Baldini Castoldi Dalai, 2009).

«Narrato con estrema monotonia, costruito con confusa mescolanza di motivi narrativi, infarcito di grossolani errori di gusto, confuso nello svolgimento e nellesituazioni psicologiche, il film è privo di ogni autentico interesse cinematografico e spettacolare» (Scheda del Centro Cattolico Cinematografico, LI/4, 1962).

Scheda a cura di
Gabriele Rigola

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