«Il film è un modo di ripercorrere cliché cinematografici del "What If...?" ossia del "cosa sarebbe accaduto se...” La vicenda, assurda e irrazionale, gravita intorno ad uno scienziato tanto geniale quanto folle; i suoi studi sono dettati da una terribile nostalgia di tempi bui e dittatoriali. È una fiction ambientata in pochi luoghi e con troupe e cast sparuto, ma vuole essere un "test pilota" per una mini serie televisiva al fine di far anche comprendere al mondo di come la dittatura non sia mai terminata del tutto. Ancora oggi, dopo più di sessant’anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, quasi 50 paesi sono sotto governi dittatoriali. E alcuni dei Paesi cosiddetti democratici si basano su forme di bipolarismo sospette. Ma questo è solo un viaggio fittizio e drammatico che però porta alla luce un aspetto vero quanto allarmante; perché c'è chi si ostina ancora a vedere del buono nelle dittature passate?» (M. Paracchini , Dichiarazione inedita).