Anno di produzione: 1973.
La versione francese è lunga 76’.
«Il mio film si ispira ad un film americano in bianco e nero, Occhi bianchi sul pianeta Terra. Boris Sagal svuotava New York, io ho svuotato Torino. Per farlo, ho girato una domenica mattina di agosto, facendomi aiutare da qualcuno che fermasse le poche auto in circolazione. Nella metà degli anni Settanta, in una domenica mattina di agosto era ancora possibile svuotare Torino» (C. Ausino, dichiarazione inedita).
Primo lungometraggio diretto da Carlo Ausino, rimasto quasi inedito ma molto apprezzato all’estero, dove è considerato un precursore della fantascienza horror post-atomica.
«Notevoli […] le soluzioni per realizzare una fantascienza a basso costo ingegnosamente escogitate da Carlo Ansino per il suo La città dell'ultima paura (1975). Si immagina una città spopolata dall'esplosione di un sofisticato ordigno che lascia intatte le città ma uccide le persone: la città in questione è Torino, e le riprese realizzate all'alba di una domenica mattina rendono ancora più spettrali e notevoli gli squarci alla De Chirico garantiti dall'architettura anni Trenta di via Roma dintorni» (S. Della Casa, Miracolo a Torino, Edizioni La Stampa, Torino, 2003).