Il film contiene alcuni spezzoni dei primi due cortometraggi in super8 di Guido Chiesa, Un messaggero e Psycho Killer.
«Un luogo della mia giovinezza, che è stato uno dei miei primi set, raccontato con interviste, foto e filmati di repertorio che tratteggiano una storia familiare, l’evoluzione dei rapporti di classe e della tecnologia applicata al lavoro» (G. Chiesa, dichiarazione inedita).