«Dal film come riflessione sul linguaggio cinematografico al film come documentazione della realtà sociale; dalla scelta di rimanere sganciati da una logica produttiva e commerciale alla volontà di agire all’interno del mercato con obiettivi di professionalità; dalla produzione indipendente alla committenza pubblica; dalla committenza privata alla produzione RAI; dalla pellicola ai computer graphic passando per il video musicale e la videoart, nel settore della produzione audiovisiva Torino offre un programma estremamente interessante e complesso. Il documentario vuole rappresentare un primo tentativo volto a identificare una realtà non facilmente definibile e, al tempo stesso, un’occasione di riflessione per tutti coloro che vivono e operano a Torino» (L. Pace, A. Garelli, T. Castrovilli, R. Vanzetti, in S. Della Casa, a cura, Spazio Aperto, 2° Festival Internazionale Cinema Giovani, 1984).