«Nella colonia penale è la seconda parte di Frammenti, una trilogia tratta dai racconti di Franz Kafka. Ambientato in un’isola in cui sono presenti tracce di antiche tradizioni che un ostinato ufficiale cerca di conservare malgrado le ostilità del nuovo comandante (che interpreta la morale comune) e che vuole instaurare nuove abitudini, nuove leggi. Il racconto contiene molte possibili interpretazioni ed è da considerare un classico degli scritti di Kafka, uno dei racconti più complessi e riusciti, un racconto che va al di là di una semplice descrizione di una macchina e di una procedura, per illustrare il senso di impotenza, di frustrazione provata da un "ufficiale", ma anche dalle persone che gli stanno intorno e che, dopo averlo disapprovato e schernito, assistono indifferenti alla sua fine. Il racconto presenta inoltre molti aspetti grotteschi che nel film vengono accentuati, questo senza allontanarsi dallo spirito del racconto. Il testo è reso in senso “straniante”, svuotando cioè di significato le parole, i dialoghi, per soffermarsi sul gesto, sull’espressione; questo è reso dalla asincronia del parlato, del tono in certi punti “spiritato” dai “salti”, tra musica e parlato» (S. Della Casa, a cura, Spazio Aperto, 2° Festival Internazionale Cinema Giovani, 1984).