«Una di tre amiche è attratta da un misterioso ragazzo che frequenta a loro stessa Università. Lo conosce e sparisce. Preoccupata, una delle due amiche superstiti si avvicina a lui rimanendo “stregata” dal suo sguardo. Iniziano a frequentarsi e vanno nella “gotica” casa del ragazzo, dove ballando si abbracciano sempre più stretti, finché lui la morde sul collo squarciandole la gola e raccogliendo il sangue che ne esce; poi si nutre delle sue carni. La prossima preda sarà l’ultima delle tre amiche che, grazie al ragazzo, scoprirà che “Regulus” è il nome che i latini davano a un serpente che dicevano uccidesse con lo sguardo e si nutrisse dei suoi simili» (Città di Torino Assessorato alla Gioventù, Cinema e video a Torino 1992, E.D.T., Torino, 1992).
«Al confine tra horror e thrilling possiamo situare Regulus, di Stefano Milla, affascinante ed agghiacciante nello stesso tempo. Notevole l’espressività dello stesso autore che ne è anche l’interprete principale» (R. Dellavalle, “Slurp”, poi in Città di Torino Assessorato alla Gioventù, Cinema e video a Torino 1992, E.D.T., Torino, 1992).